Il Magnesio, è da sempre conosciuto come il minerale della giovinezza, studi approfonditi ne hanno rivelato la straordinaria capacità di mantenere viva l’elasticità delle cellule. Tra i principali costituenti dei tessuti di piante ed animali, il magnesio è un minerale che, coinvolto in gran parte delle reazioni metaboliche, ha una funzione straordinariamente riequilibrante.
LA SUA CARENZA SI FA SENTIRE
Se, da un lato, è indicato nella cura dei disturbi tipici di diabete, osteoporosi, sindrome pre-mestruale, colesterolo ed impotenza, dall’altro, la sua carenza, può determinare stanchezza cronica, ansia, insonnia, depressione, disorientamento, scoordinazione, tremori, spasmi muscolari, crampi, contratture, mal di testa, dolori mestruali, spossatezza, alterazioni del ritmo cardiaco.
FABBISOGNO QUOTIDIANO RARAMENTE RISPETTATO
In natura lo si trova praticamente ovunque. Semi oleosi, noci, mandorle, verdure a foglie verdi fresche, legumi, cereali non raffinati, banane, ne contengono in abbondanza. Ma la tendenza a cuocere e a privilegiare latticini ed alimenti carnei è causa di dispersioni e carenze. In un simile contesto l’organismo non riesce a reperire i 300-350 mg circa di cui quotidianamente avrebbe bisogno.
L’IMPORTANZA DI DISTINGUERE TRA ORGANICO E INORGANICO
La prima cosa da fare, quando si parla di magnesio, è distinguere tra magnesio organico e magnesio inorganico. Il primo, sotto forma di citrato ed orotato, è facilmente assimilabile dall’organismo oltreché grandemente efficace. Il secondo, sottoforma di cloruro, bicarbonato, solfato, è invece scarsamente assimilabile, oltre che dannoso.
PREFERENZA CORPORALE PER IL CITRATO DI MAGNESIO
Il citrato di magnesio, ottenuto per reazione fra carbonato di magnesio e acido citrico, è quello che più si presta ad essere assorbito e che, di fatto, esprime maggiori capacità nel riequilibrio delle attività organiche in genere. Il magnesio orotato, ottenuto facendo reagire il magnesio con l’acido orotico non esprime ad esempio le stesse capacità del citrato di magnesio.
SCARSA SOLUBILITÀ DEGLI ALTRI SALI
Il cloruro di magnesio, o magnesio marino, è il più comune ma il meno efficace poiché difficilmente solubile a livello dei fluidi intestinali, visto che viene eliminato appena dopo l’ingestione. Il bicarbonato di magnesio, prodotto per reazione fra un sale di magnesio e il carbonato di sodio, è utilizzato prevalentemente come alcalinizzante e antiacido, ma risente sempre dei limiti di organicità. Il solfato di magnesio, detto sale inglese o di Epsom, è usato prevalentemente come purgante e nei bagni ipertonici per ridurre gli edemi.
IPO-MAGNESÌA NEL 60 PERCENTO DELLA GENTE
Il magnesio è un minerale essenziale che risulta carente in oltre il 60% delle persone (si parla di ipo-magnesìa). Molti degli integratori di magnesio in commercio, sono in forma citrata (cioè composti da carbonato di magnesio più acido citrico), formula che a contatto con i succhi gastrici (acido cloridrico) dello stomaco, si trasforma in cloruro di magnesio. Questa trasformazione, però, consuma gran parte di magnesio assunto.
PIÙ SOSTANZA VERDE, PIÙ CLOROFILLA E PIÙ AROMI
Ciò vuol dire che bisognerebbe approvvigionarsi di quantità nettamente maggiori di sostanza verde clorofillata, di sedano, prezzemolo, rucola, ravanelli, ortica, salvia, rosmarino, basilico e menta. In pratica, una buona dieta vegetale accompagnata da piante aromatiche e con quel pizzico di sale integrale che renda le verdure e i cibi più saporiti, senza sforare nella ritenzione idrica.