Il “junk DNA” o “DNA spazzatura”, che costituisce il 95-97% del genoma umano, apparentemente privo di informazioni e non codificante per proteine è stato a lungo un mistero per gli scienziati. Tuttavia, recenti studi hanno rivelato che gran parte di questo DNA è attivo e svolge un ruolo importante nel controllo dei geni e nei processi di differenziazione e specializzazione cellulare.
La scoperta ha enormi implicazioni per la salute umana, poiché piccoli cambiamenti in questi interruttori genetici possono causare malattie complesse. Alcuni studi suggeriscono che il linguaggio utilizzato per comunicare con questi interruttori potrebbe essere l’energia luminosa o vibrazionale, cioè le FREQUENZE; questo apre la strada a nuovi approcci nella medicina, in cui il DNA può essere influenzato e riprogrammato attraverso parole e frequenze.
Inoltre, alcuni linguisti russi sostengono che il codice genetico, specialmente nel DNA spazzatura, segua le stesse regole dei linguaggi umani. Hanno trovato somiglianze nelle regole di sintassi, semantica e grammatica. Questo suggerisce una relazione diretta tra il linguaggio e il DNA.
Questo concetto getta una nuova luce sulle terapie moderne come la Biorisonanza, frequenze di luce e sonore, perché il nostro DNA reagisce alle frequenze e linguaggio; questo può spiegare l’effetto potente delle FREQUENZE sul corpo umano, attivate dalla BIORISONANZA.